Le ulcere cutanee croniche rappresentano un problema di frequente riscontro nella popolazione e di notevole impatto sociale per la scarsa tendenza alla guarigione e la propensione alle recidive.
Le ulcere possono essere di natura venosa, arteriosa, mista o diabetica.
Le ulcere venose o da stasi venosa rappresentano il 75% di tutte le lesioni ulcerative dell’arto inferiore, in relazione alla elevata frequenza della patologia venosa.
Singole o multiple, possono essere sovra o sottomalleolari, pretibiali, posteriori od achillee od addirittura interessare tutta la circonferenza della gamba. Le arteriose od ischemiche, 15-20% delle lesioni, si localizzano prevalentemente alle estremità inferiori, nei pazienti con gravi forme di arteriopatia periferica, interessando il piede nelle zone di maggior pressione o decubito.
Nelle ulcere diabetiche, 4-10%, gli aspetti neuro ischemici sono determinanti, per cui anche in questi casi è il piede la sede predestinata, riguardando maggiormente la regione plantare, le dita od il tallone ove la pressione è maggiore.
La Terapia deve avere come obiettivo primario la risoluzione della patologia determinante le lesioni, come l’asportazione delle vene incontinenti, la rivascolarizzazione periferica od il trattamento della neuropatia con lo scarico plantare.
Nella molteplicità delle medicazioni avanzate destinate alla cura delle lesioni cutanee acute o croniche, una nuova sfida è rappresentata dalla medicina rigenerativa. I “fattori plasmatici di crescita” o “L-PRF”, sono un efficace e sicuro preparato biologico autologo in grado di ridurre i tempi di guarigione e quindi i costi delle cure.
L-PRF è una combinazione di fibrina autogena polimerizzata fisiologicamente, ricca di piastrine e leucociti. Il prelievo ematico viene centrifugato senza l’utilizzo di anticoagulanti in provetta e quindi senza ulteriori manipolazioni. L-PRF ingloba al suo interno piastrine (fattori di crescita autogeni) e leucociti (che hanno un effetto regolatore nei processi angiogenetici, nonché poteri antibatterici). Il rilascio lento e graduale (slow release) dei fattori di crescita da parte dell’L-PRF favorisce attivamente una rapida cicatrizzazione dei tessuti molli, in particolare durante i primi 7 giorni che risultano essere i più critici.
L-PRF ha bassi costi, è facile da preparare, basta infatti un prelievo ematico ed una centrifuga, e facile da applicare. È sufficiente una medicazione a piatto ed un bendaggio. Ha un ruolo determinante nella guarigione delle lesioni della cute senza riguardo per le dimensioni e l’eziopatogenesi (ulcere venose, arteriose, diabetiche, da pressione o decubito). Può essere ripetuto più volte senza creare problemi di intolleranza o di allergie al paziente essendo un prodotto autologo. Abbrevia drasticamente i tempi di guarigione con notevoli ripercussioni sulla qualità della vita e sui costi delle cure, riducendo quindi la spesa sociale correlata.